| Al momento della progettazione preliminare, dovranno essere esaminate le diverse soluzioni possibili tenendo conto, nella valutazione costi-benefici, anche dei costi e dei benefici di tipo ambientale, ed optando per la soluzione che realizza il miglior grado di integrazione tra i diversi obiettivi. -Tipologie di intervento:Le tipologie utilizzate per la realizzazione
devono corrispondere a criteri tali a minimizzare l'impatto ambientale;
Pertanto nella scelta di tipologie di intervento, si adotteranno
preferibilmente i seguenti criteri, anche opportunamente combinati fra
di loro:-Strutture di sostegno. Le strutture di sostegno delle terre
dovranno essere realizzate con tipologie costituite da: - palificate
in legname, con inserimento di talee o fascine; grate vive; gradonate
orizzontali vive; terre rinforzate rinverdite; gabbionate metalliche con
innesto di talee; muri in pietrame possibilmente rinverditi. Eventuali
strutture in cemento armato saranno adottate solo in situazioni
particolari ove altre soluzioni risultino impossibili da realizzare,
ovvero nel caso in cui le condizioni fisiche siano tali da richiedere la
scelta di tale tipo di materiale quale unica soluzione; sarà comunque
da prevedere l'inserimento di vaschette e cavità ove inserire
piantumazioni erbacee rampicanti oppure il rivestimento delle pareti con
conci di pietra naturale. Tale rivestimento si rende obbligatorio nelle
aree di particolare interesse paesaggistico, quali parchi, riserve
naturali, aree tutelate ecc... -Consolidamento versanti e scarpate. In presenza di scarpate dovranno essere protette con: inerbimento
(a secco, idrosemina, coltre protettiva, tappeti erbosi); messa a
dimora di specie arbustive o arboree; gradonate con talee e/o piantine;
fascinata; copertura diffusa con astoni; sistemazioni con reti o stuoie
in materiale biodegradabile; grata viva; altre tecniche similari. Qualora
le suddette tecniche non fossero utilizzabili, si potranno prendere in
considerazione sistemazioni con griglie, reti o tessuti in materiale
sintetico (a funzione antierosiva o di sostegno) opportunamente
rinverdite. Tali tecniche dovranno essere realizzate con: copertura
diffusa con astoni o ramaglia di salice; gabbionate con talee; pietrame
rinverdito; terre rinforzate rinverdite; rampe in pietrame; Nella
realizzazione di opere di consolidamento dei versanti e delle scarpate,
si dovrà sempre verificare la possibilità di utilizzare metodi basati
sui principi dell'ingegneria naturalistica; tali tecniche dovranno
essere adottate in sostituzione dei metodi più tradizionali e di maggior
impatto ambientale, ogni qual volta presentino la medesima efficacia
nel raggiungimento di quegli obiettivi di sicurezza che rendono
necessario l'intervento. Le tecniche dell'ingegneria naturalistica
saranno anche utilizzate per garantire una maggior durata e protezione
delle opere di consolidamento tradizionali di versanti e scarpate,
contribuendo anche nella loro mascheratura quando queste siano
particolarrnente visibili ed inserite in un contesto paesaggistico da
tutelare. Gli interventi di consolidamento debbono prima di tutto
tendere ad eliminare le cause dei dissesti. L'analisi dell'area
suscettibile di intervento dovrà essere estesa anche alle zone a margine
di quelle dissestate, allo scopo di prevenire altri potenziali
possibili dissesti che, a medio-lungo termine, potrebbero interessare la
zona oggetto dell'intervento principale. In tutti i casi in cui
siano previsti movimenti di terreno per la realizzazione di un
intervento si richiede che siano previste, già in fase progettuale di
intervento, le risistemazioni a verde delle aree coinvolte.
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